Il gonfiore addominale non è un problema da sottovalutare: per questo chi ne soffre adotta alcuni trucchi per cercare di evitare il problema. Durante la giornata se si presenta questo “dolore” l’uso comune è quello di allentare la presa degli indumenti nella zona della vita. Ma per cercare di arginare questo problema è bene chiedere aiuto ad uno specialista.
In aiuto arrivano i consigli della dottoressa Salvioli, consultant presso l’Unità operativa di Gastroenterologia dell’Istituto Humanitas di Rozzano (MI). La dottoressa ha evidenziato cosa è meglio consumare e cosa è meglio evitare, quali alimenti risultano davvero dannosi e quali invece aiutano a stare meglio.
ORTAGGI: “È vero: per mantenere un buon transito intestinale, la verdura e la frutta non devono mai mancare sulla nostra tavola. Tuttavia la regola che non vale per chi manifesta una sensibilità individuale verso questi cibi. Ed è sufficiente mangiarne un po di più per scatenare quel processo di fermentazione che fa lievitare la pancia e dà meteorismo. Non solo ortaggi e frutta, però. Anche gli zuccheri raffinati contenuti nella pasta, nel pane e nelle farine bianche causano flatulenza. Lo stesso succede con il lievito, la birra, le patate e alcune radici come il topinambur.“.
FIBRE: “Non è corretta la tesi che sostiene che le fibre aiutano la salute e vanno consumate con costanza. Se da una parte facilitano il movimento intestinale, dallaltra possono peggiorare il gonfiore e quindi la stipsi. Che è poi la ragione per cui la maggior parte delle persone ne consuma in abbondanza. E qui sta il problema. Una volta ingerite, le fibre sono trasformate dai batteri presenti nellintestino attraverso un processo di fermentazione. Che, guarda a caso, è alla base del rigonfiamento. E il fenomeno è più evidente se si mangiano le fibre lunghe, come quelle contenute nella lattuga a foglia larga. Non di rado, infatti, cè chi si sente gonfio dopo aver mangiato un bel piatto dinsalata. Lo stesso vale per i legumi, gli ortaggi (vedi il cavolfiore), le noci o la frutta secca. La soluzione sta ne scegliere verdure a foglia piccola, centrifugare la frutta e la verdura, frullare ortaggi e legumi, tritare la frutta secca.“.
LATTICINI: “Con letà la maggior parte di noi non riesce più digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte e i suoi derivati. Accade perché si perde un particolare enzima, la lattasi, che si trova nella parete del piccolo intestino, il cui compito è quello di digerire il lattosio. Risultato: lo zucchero non assimilato, fermenta. Da qui il gonfiore addominale. Per evitare il fenomeno, bisogna dire addio o limitare il latte e i formaggi freschi, come la ricotta, il mascarpone e ripiegare su quello ad alta digeribilità o anche sul latte di riso, di soia, davena e sui formaggi stagionati.“.
FRUTTA: “Mai dopo i pasti, Un errore da evitare in particolare per chi è affetto da gonfiore intestinale.“.
Dopo questi gli altri consigli riguardano finocchio e zenzero che aiutano a controllare e combattere i disturbi legati alla digestione mantenendo a bada gonfiori e flautolenze; poi ancora consiglia di seguire il suggerimento dei nonni “un boccone va masticato almeno 50 volte“, perché la troppa velocità con cui ormai si mangia porta nello stomaco una grandissima quantità di aria; uno stop invece quando si parla di bibite gassate a causa del loro gas artificiale e le gomme da masticare perché questa masticazione favorisce l’introduzione nello stomaco di aria.